Nei tempi passati ho su questo blog fatto cenno ad un mio proposito per i prossimi sviluppi del Progetto Lobotomy, anche se non ho mai approfondito sia a causa dello scarso tempo a disposizione per ponderare sull'intuizione ed esprimermi qui sia per il desiderio di provare ad implementare uno straccio di modello sperimentale prima di fare annunci in pompa magna. In sostanza, quel che avevo in mente era di costruire una sorta di prototipo del modello descritto nell'ultimo documento di definizione dell'interfaccia di Lobotomy usando strumenti web, magari lo stesso Web Toolkit con cui da qualche tempo nel bene e nel male lavoro impratichendomi sempre piu', onde accellerare lo sviluppo e verificare se tale soluzione potesse essere adottata anche in via definitiva nell'implementazione finale del sistema, portando di fatto alla realizzazione di una interfaccia pienamente integrata con l'Internet, di rapido sviluppo e velocemente adattabile al mondo desktop ed a quello mobile senza troppi stravolgimenti.
Ci ho pensato un po', mi sono interessato a tutti i piu' recenti strumenti che avessero potuto essere usati a tale scopo, ho iniziato a pensare a riutilizzare un po' del codice e dei concetti sinora strutturati per GASdotto, ed oggi... Leggo su OSNews che, in modo del tutto imprevedibile, Palm presenta sul mercato con una cosa identica.
Un nuovo sistema operativo, una interfaccia completamente costruita su tecnologie web, la possibilita' di integrare i propri componenti in HTML, CSS e Javascript.
Ma se la similitudine al mio pensiero si limitasse solo a quello lo potrei accettare: l'idea di usare gli oramai potentissimi strumenti per la Rete per implementare una soluzione destkop non e' nuova, i web desktop esistono da anni e numerosi sono stati i tentativi di integrare locale con remoto. Quel che realmente mi suona ancor piu' famigliare e' l'architettura del nuovo ambiente introdotto da Palm per i suoi dispositivi mobile.
Leggo dall'articolo:
The fact that smartphones today are all application-centric shows where their software comes from and where their roots lie: the desktop operating system. Palm is changing all this with its card-based interface, where the application is irrelevant - it's all about the task.Per farla breve: niente applicazioni standalone, solo delle interfacce (da loro chiamate "cards") da applicare ai dati per interagire con essi. Ne' piu' ne' meno di quanto io scrissi mesi fa' immaginando il metodo ideale per ottenere il massimo dell'integrazione e dell'estensibilita' con il minimo sforzo.
Che ci sia qualche ingegnere Palm che comprende l'italiano e legge il mio blog?
Ad ogni modo, sorvolando su improbabili plagi e scopiazzature, sono ben lieto di vedere che qualcuno abbia avuto la mia stessa visione, e che questo qualcuno non sia il primo che passa ma anzi un affermato colosso: evidentemente non sono tutte campate per aria le mie supposizioni. Non mi resta che attendere di dare una occhiata a quello che sara' il prossimo SDK (e certamente ce ne sara' uno, se Palm intende far concorrenza all'iPhone inevitabilmente permettera' a tutti di lavorare su software addizionale che arricchiscano la piattaforma) e vedere in che modo e' stata stabilita l'interfaccia verso il sistema, cosa viene lasciato alla discrezione del developer e cosa e' implicito nella struttura stessa, e come le "cards" interagiscono tra loro e con il contenitore che le circonda.
Ah, non avessi tutti questi impegni e potessi dedicarmi integralmente a Lobotomy per un po'... Ma, se potessi mangiare un'idea, avrei fatto la mia rivoluzione...
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