Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

lunedì 19 gennaio 2009

Canale Libero

Gia' da qualche tempo avevo scoperto identi.ca, servizio di microblogging in tutto e per tutto simile a Twitter ma la cui piattaforma e' interamente opensource e costruita intorno a standard aperti. Ma all'epoca mancavano ancora tanti servizi e tante features, quelle che rendono davvero utile (se davvero il microblogging puo' essere definito "utile"...) una applicazione del genere, cosi' lasciai perdere e rimasi sul piu' noto e supportato Twitter.
Questa sera per qualche strano motivo sono tornato a dare uno sguardo al sito, ed ho visto che grandissimi passi avanti sono stati fatti: molte piu' funzionalita', una serie di correzioni piu' o meno evidenti, ed un numero di applicazioni che sfruttano i contenuti pubblicati per mezzo del servizio per trasformarli in mille modi. E cosi', dopo una mezz'oretta passata a ritoccare qua e la', sono riuscito a ricostruire la catena di strumenti da me usata: con Ubiquity aggiungo nuovi "post" nella mia pagina, una applicazione dedicata li piglia e li usa per aggiornare il mio status su Facebook, ed un'altro servizio preleva il feed RSS e ne ricava il bagde visualizzato nel mio blog.
Per quanto identi.ca non raggiungera' forse mai la popolarita' di Twitter (ma non e' detto: spesso quest'ultimo e' fuori servizio, e la prossima messa a punto del suo businness model potrebbero renderlo meno aperto verso gli innumerevoli servizi esterni forniti) e' bello vedere che una community abbia realizzato tutto questo, soprattutto alla luce degli avvenimenti recenti: sempre piu' pressioni si fanno per adoperare e far adoperare standard aperti sull'Internet in modo da garantire interoperabilita' tra le piattaforme, e non pochi sono coloro che sostengono l'utilizzo di software a codice aperto anche sul web in modo da stimolare la nascita di sempre nuovi e ricchi strumenti non solo da parte dei colossi (che in questo periodo di crisi certo non hanno troppi soldi da creare e mantenere iniziative eccessivamente stravaganti) ma anche e soprattutto per mezzo di volontari col pallino per la programmazione; persino Google sta ponderando il rilascio del codice di Jaiku, altro sito di microblogging spesso identificato come l'anti-Twitter, a fronte dell'eccessivo carico di risorse necessarie per mandare avanti la baracca.
E da oggi anche le mie microfacezie sono free as in speech...

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