Per motivi contorti l'altro giorno mi e' capitato di andare a dare uno sguardo alla documentazione del web desktop EyeOS, scoprendo cio' che non mi sarei aspettato.
Dei web desktops ho gia' fatto menzione diverso tempo addietro su questo blog, e nel frattempo la mia posizione nei confronti di tale tecnologia (per cui e' oramai passato il momentum e di cui nessuno piu' discute) non e' variata, ma sorvolando su "cio' che e'" vorrei soffermarmi su "come e' fatto": la pagina introduttiva all'architettura del cosiddetto sistema operativo web illustra come EyeOS sia strutturato su piu' livelli operativi, che vanno dallo strato di presentazione all'utente (quello che disegna gli elementi nel browser) al core di servizi dedicati alle singole funzionalita', passando per un "kernel" che funge da tramite. Dove ho gia' visto una cosa del genere? Nei miei stessi documenti che tracciano la struttura che vorrei dare a Lobotomy!
A ben guardare codesta soluzione e' pressoche' obbligata nel momento in cui si implementa un web desktop: il codice eseguito nel browser puo' essere solo Javascript o al piu' Flash, dunque con potenzialita' assai ridotte, e in ogni caso lo storage risiede sempre in una locazione ben diversa dal PC locale dell'utente (il server che hosta il servizio) e l'unica possibilita' e' quella di suddividere ogni applicazione nelle diverse componenti di presentazione grafica e di computazione.
EyeOS potrebbe essere un discreto punto di riferimento per i prossimi sviluppi del mio progetto: purtroppo oltre appunto alla disposizione dei suoi internals esso non porta assolutamente nulla di nuovo in termini di usabilita' ed interazione (emula in tutto e per tutto un desktop tradizionale, coi suoi pro e contro), ma chissa' che non se ne possa cavare qualche spunto...
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