Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

domenica 28 marzo 2010

Building Blocks

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Stufo di dover sempre ripopolare la mia installazione di Tracker ogni volta che per ragioni di debug la svuoto, e di dover andare a caricarmi qualche FeedChannel per testare miner-rss, ho incluso oggi in libgrss un parser OPML (prelevandolo come al solito da Liferea) e scritto due righe in croce per provvedere all'importazione dei files formattati in tal modo nello storage semantico. Il codice e' al momento pubblicato qui, alla meno peggio, ma penso che ne realizzero' una versione grafica in GTK+ da distribuire insieme a Phidias.
Attenzione, pero': "da distribuire insieme", non "incluso in".
La differenza sta nel fatto che questa micro-applicazione, se mantenuta come componente standalone, fungerebbe come importer OPML per qualsiasi feed reader basato su Tracker passato presente e futuro. Appunto perche' Tracker fornisce una rappresentazione univesale descritta dalle sue ontologie, cui tutti i programmi capaci di gestire MFO attingerebbero in modo trasparente.
Da innumerevoli anni sono sostenitore di una architettura di sistema basata su componenti specifici e mirati che possano integrarsi tra loro in modo naturale, dove qualsiasi miglioramento o nuova feature si ripercuota su tutte le applicazioni che rientrano appunto nella stessa architettura senza dover necessariamente ritoccarle tutte. Lobotomy, e piu' precisamente il SubConsciousDaemon, e' stato progettato esattamente secondo questo criterio. Ed ammetto che, nonostante i difetti propri della fuffa semantica, Tracker si presti a questo genere di utilizzo.
Per ora continuo la mia opera nella nicchia della gestione dei feeds RSS, aggiungendo qua e la' funzionalita' (o meglio: riadattando le funzionalita' esistenti), ma spero che il concetto di sistema "composito" possa essere apprezzato da qualcun'altro e applicato in altri contesti.

martedì 23 marzo 2010

Back Online

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La visita di un paio di tecnici Telecom (per conto di Infostrada), un cavo telefonico acquistato al volo (non riuscendo piu' a trovare quello che certamente tengo da qualche parte), e da circa un'ora ho - nuovamente - l'ADSL.
Anche un anno fa' l'avevo, ma Tin.it, il mio provider, e' stato chiuso. Sono passato ad una connessione 3G Vodafone, traballante e con banda minima, un mese fa' si sono lamentati che occupavo troppa banda, e dietro minaccia di restare privo di connettivita' ho dunque deciso di ripassare all'ADSL a costo di dover pagare la disattivazione quando comprero' casa e mi trasferiro' da qui (progetto in attesa da molto tempo, comunque...).
Sembra assurdo che un nerd del mio calibro sia riuscito a sopravvivere tanto a lungo senza connettivita' fissa, eppure ci sono riuscito. Ed ho imparato ad apprezzare il valore di questo bene cosi' prezioso.
Per quanto da molti considerata banale, la disponibilita' di una connessione in banda larga e non NATtata (dunque, raggiungibile dall'esterno) apre le porte ad una infinita' di possibilita', tanto che non so da che parte cominciare a recuperare il tempo perso sinora. Giusto per elencare le prime attivita' che mi vengono in mente, da domani potro':
  • far aggiornare automaticamente opengnomedesktop.org . Da quando ho messo in piedi il sito ho avuto poche occasioni di allinearne i contenuti con quelli di GnomeLook, in quando avrei dovuto farlo a mano di quando in quando (scomodo), o far eseguire periodicamente uno script (impossibile, gia' che non tenevo alcun PC perennemente connesso per non fondere la chiavetta), o eseguire la procedura dal VPS su cui e' hostato lobotomy-project.org (impossibile, in quanto e' necessario avere X in esecuzione per generare le thumbnails dei temi)
  • sperimentare su PubSub. Ne ho aggiunto una implementazione client in libgrss, ma non ho mai avuto modo di provarla a sufficienza a causa del fatto che la connessione Vodafone era NATtata. La disponibilita' di un feed reader in grado di supportare PubSub permetterebbe di avere news quasi in tempo reale sul proprio desktop, feature non certo vitale per le notizie di tutti i giorni ma che puo' avere piu' di una applicazione
  • sviluppare comodamente applicazioni che necessitano di grandi moli di informazioni prelevate dall'Internet, come ad esempio quella descritta qui ed ora in fase di progettazione con la complicita' dell'amico Seven. Il fatto di tenere in casa la macchina che scarica, analizza e categorizza i dati dovrebbe accellerare lo sviluppo di un prototipo da lasciare sul VPS una volta stabilizzato
  • far scaricare automaticamente il podcast del giornale radio di Radio1 e riprodurlo all'ora in cui dovrei svegliarmi. Anche in questo caso e' un progetto che non l'ho mai potuto realizzare a causa dell'impossibilita' di tenere un PC sempre connesso, ma finalmente potro' aprire i miei occhietti al mattino ascoltando le notizie fresche e rotolandomi tra le lenzuola un altro po'
Mi e' mancata tanto, l'ADSL...

domenica 7 marzo 2010

La Sindrome della Prima Volta

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Quando l'altro giorno l'amico Gigi ha pubblicato un post menzionando, tra gli altri, il progetto GASdotto, mi sono posto il problema della visilita' di tale opera sull'Internet. Ed il pensiero si e' acuito quando l'altro giorno ho ricevuto una mail da parte di un certo "Alessandro" del GAS di Rimini, che ha spontaneamente aggiunto una menzione al programma nella pagina Wikipedia dedicata al tema e mi chiede informazioni per una piu' approfondita valutazione.
Sinora ho tentennato, in quanto il software e' in perenne stato di sviluppo e sebbene possa essere dichiarato stabile nuove correzioni ed aggiunte arrivano quasi ogni settimana, ma credo che sarebbe ora di iniziare a promuovere sul campo l'applicazione affinche' venga conosciuta ed eventualmente usata dal pubblico di riferimento, ovvero i Gruppi di Acquisto.
In realta' questa voglia di referenzialita' non deriva dal puro e semplice desiderio di veder usato il proprio software, comune a qualsiasi programmatore che produca qualcosa che si spera essere utile al prossimo, ma per il mio timore nei confronti di quella mai documentata ma ben nota tendenza ad estendere le delusioni personali a tutto cio' che anche solo vagamente concerne la sorgente stessa dell'originale malcontento.

Spiego meglio il concetto, facendo un passo indietro e riesaminando la storia vissuta.
Lo sviluppo di GASdotto e' stato avviato oramai piu' di un anno fa' a fronte della constatazione che l'unica alternativa allora esistente era un obrobrioso ed inusabile programma denominato GestiGAS, open e gratuito ma impossibile da usare ed inguardabile. Poiche' la prima preoccupazione dei miei "committenti", il GAS Roccafranca di Torino, era appunto la prospettiva di riuscire a far usare uno strumento tecnologicamente piu' avanzato dei documenti Excel sino a quel momento scambiati per posta elettronica senza pero' restare impantanati nella naturale e diffusa incompetenza informatica dei membri del gruppo, l'unica scelta e' stata quella di implementare tra noi quanto bastava per svolgere i compiti della combriccola. Da allora numerosi e consistenti progressi sono stati fatti, in termini di stabilita' e funzionalita' offerte, e da piu' di un testimone mi e' arrivata la conferma che tale gestionale sia immensamente piu' facile da usare del sopra menzionato "competitor".
Cio' non basta comunque a vincere l'impietoso gioco del pagerank Google, e se oggi eseguo una query come "software gruppo di acquisto" sul piu' usato dei search engine inevitabilmente tutti o quasi i risultati riconducono a GestiGAS, presente da molto piu' tempo e dunque con una ben piu' ricca e diffusa schiera di utilizzatori e commentatori. Posso immaginare che questa specifica ricerca sia gia' stata condotta da buona parte dei numerosissimi gruppi di acquisto che, stando ad un recente rapporto di Coldiretti, sono spuntati nell'italica penisola, e posso immaginare che molti di questi abbiano scaricato, installato e provato ad usare questo arnese con risultati non sempre positivi.
E veniamo finalmente al perche' di questo post, alla "sindrome della prima volta": arrivati a questo punto, di tutti coloro che hanno visto GestiGAS e ne sono rimasti delusi, quanti vorranno intraprendere una piu' accurata ricerca e tentare nuovamente di procedere alla non sempre banale operazione di installazione di un applicativo web sui loro server per vedere se c'e' qualcosa di meglio? E quanti invece saranno sconsolati ed adotteranno a loro volta l'antidiluviano meccanismo degli ordini via mail, certamente piu' immediato da mettere in opera ma perdendo cosi' l'opportunita' di snellire i processi del gruppo e migliorarne l'efficienza con guadagno di tutti?
Il fatto di aver fallito il primo approccio comporta una perdita di entusiasmo, la paura di vedere un'altra volta vani i propri sforzi, ed in questo come in altri casi il fatto di incappare in una soluzione sub-ottimale fa poco sperare di riuscire a trovarne una valida. Pertanto si preferisce lasciar perdere, ed arrangiarsi con il minimo dispendio di risorse possibile.

Ho gia' osservato lo stesso circolo vizioso di riduzione dello stimolo tecnologico in un ambito assai diverso ma conosciuto da molti miei lettori: l'adozione di Linux. Penso che qualunque utente Linux con sufficiente passione da aver mai parlato di tale sistema ad un amico o conoscente con l'obiettivo di generare interesse abbia ricevuto almeno una volta una risposta del tipo "L'ho gia' provato X anni fa', non funzionava niente, ci ho rinunciato". Non ha la benche' minima importanza il fatto che il software incluso nelle distribuzioni migliori ogni singolo anno (o anche ogni sei mesi), e fra tutte le piattaforme operative Linux abbia il piu' forte afflusso di correzioni e miglioramenti: e' gia' stato provato, e l'impegno di eseguire una nuova installazione (con tutto cio' che ne consegue: ripartizionare, defraggare la partizione Windows per evitare ogni rischio di perdersi dati, verificare il funzionamento dei drivers...) non controbilancia l'esperienza negativa passata.

Per quanto riguarda GASdotto, dietro consiglio della mia ragazza (che lavora per una agenzia di SEO) ho installato sul sito un modulo Drupal per arricchire le pagine con meta-tags descrittivi e strizzare l'occhio al crawler di Google, sebbene ritenga quella del "Search Engine Optimization" una arte voodoo che trascenda la logica e non sia eccessivamente speranzoso nei confronti di questa misura. Parallelamente, vedro' di confezionare la prossima release 1.1 nel piu' breve tempo possibile e metterla a disposizione di chi la vorra' scaricare, ed ancora meglio mi piacerebbe avviare nel prossimo futuro una sorta di campagna di "server sharing" per i GAS che non hanno competenze per mettere in opera un virtual private server ma che vogliano comunque usare codesto software.

Con tutto questo non voglio asserire che GASdotto sia a priori meglio di GestiGAS, e che dunque il fatto di scoprire per primo il mio progetto possa stravolgere l'opinione delle masse, ma il fatto di aver gia' ricevuto un discreto numero di giudizi comparativi volti a mio favore mi fa intuire che qualche risultato in piu' lo si possa ottenere. Per fornire strumenti efficienti a chi ha obiettivi importanti, per dare un supporto tecnologico ad una impresa comune.
La prima volta non si scorda mai. Meglio che sia positiva.