Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

sabato 19 gennaio 2008

XML vs JSON

Nello scorso post ho fatto cenno alla possibilita' di non usare XML e XSLT per descrivere le applicazioni che dovranno essere (meglio usare il condizionale: "dovrebbero forse essere un giorno") integrate in Lobotomy, ma qualcos'altro.
Cosa?
Da un paio di versioni Clutter, quello che al momento e' il toolkit candidato per essere usato per l'implementazione della componente grafica del sistema, include una sorta di interprete JSON: dando in pasto ad un oggetto di tipo ClutterScriptable la descrizione di una scena formalizzata in tale linguaggio gli elementi vengono trattati e visualizzati, pure applicando effetti e cose graziose. Sembra proprio quel che ci vuole per l'"interprete" di programmi in Lobotomy ;-).
Il punto e' che la descrizione JSON e' statica, non prevede variabili come ad esempio il set di items estratti dal filesystem cui applicare l'effetto, ed urge trovare un compromesso tra la precedente proposta (result sets in XML e trasformazioni XSLT) con i nuovi orizzonti aperti da codesto strumento gia' bello che pronto.
La soluzione forse piu' ovvia e' quella di usare comunque XML e XSLT, ma per produrre un JSON da convogliare direttamente in Clutter ed ottenere l'elaborazione e la renderizzazione. Al momento mi sfugge come potra' essere possibile intervenire sulla "scena" astratta (e mascherata) dal ClutterScriptable per effettuare al volo i ritocchi dovuti a variazioni del result set rappresentato (la faccenda degli observers, gia' trattata), dunque esistono ancora margini di ripensamento e/o miglioramento.
Mi sa che alla fine l'interprete me lo devo scrivere da me...

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