Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

martedì 12 giugno 2007

Nella tana del Leopard

Come si poteva pretendere che su questo blog non si facesse almeno un cenno alla recente performance di Steve Jobs (CEO di Apple, per chi fosse appena giunto sul pianeta Terra e non lo sapesse...) al WWDC 2007? Inutile dilungarsi ulteriormente in merito all'evento in se' (tutta l'Internet ne parla, come spesso accade per le iniziative della casa di Cupertino...), ed andiamo direttamente al sodo: MacOS X Leopard.
Annunciato come una grande evoluzione del sistema operativo con la Mela, il quale e' a sua volta universalmente riconosciuto come il piu' innovativo ed usabile sistema desktop, la keynote sull'imminente rilascio ha allo stesso tempo stupito e deluso molti: niente ZFS, ma un file manager estremamente potente e flessibile; la Time Machine ridotta ad una mera funzionalita' di backup, ma lo Spotlight potenziato per l'individuazione delle funzionalita' all'interno delle applicazioni.
Assunto che una buona parte delle "innovazioni" sembra poco piu' che un pretesto per sfoggiare orpelli grafici sbrilluccicosi e di scarso interesse pratico (come del resto gia' e' accaduto con Windows Vista...), e che una ulteriore vagonata di effetti speciali fini a loro stessi e' prevista per la presentazione ufficiale di Core Animation, mi permetto di fare qui un compendio di quelli che, a parer mio e a poche ore dalla fine della conferenza che tanti clamori ha provocato e molti altri e' destinata a provocare, sembrano gli aspetti piu' interessanti dell'approccio di interazione offerti da MacOS 10.5:
  • il Quick Look e' una funzione avanzata di preview dei files: ottima l'idea di mostrare le anteprime in un frame posto in primo piano, certamente piu' comodo ed efficiente che non le striminzite iconcine cui siamo abituati
  • il gia' citato potenziamento di Spotlight, che consente ora di cercare anche le funzionalita' piu' avanzate e nascoste delle varie applicazioni, e' davvero notevole: sebbene sia deplorevole il fatto che esistano programmi cosi' complessi che non si sappia dove andare a cercare il pulsante per attivare una particolare opzione, mi rendo conto che in taluni casi (come nei software di edit grafico avanzato) non si possa fare altrimenti, dunque ben venga un supporto universalmente accessibile e riconoscibile
  • gli Stacks sul desktop sono veramente graziosi: permettono di avere a portata di mano un gruppo di files, direttamente nel docker e senza aprire il file manager. Quantomeno sembra di veloce accesso, sebbene temo non scali molto bene su quantita' crescenti di elementi... Ci hanno provato...
  • la Time Machine avrebbe potuto essere una buona idea, e sarebbe anche stato assai facile implementarla appoggiandosi sullo ZFS di Sun, ma a quanto pare non verra' sfruttata come sperato: certamente il versioning dei files utente e' da tenere in considerazione, e gia' contemplato per le futur(issim)e versioni di Hyppocampus
Al solito, nel bene e nel male Apple si rivela costante fonte di ispitazione (non a caso sono stati loro a concepire l'attuale paradigma del desktop e delle finestre...): auguro a Leopard di essere un grande successo commerciale, per intanto mi limito ad ammirare e a meditare...

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