Questo e' un periodo molto fertile per quanto riguarda le elucubrazioni sullo sfruttamento della rete in Lobotomy.
Da tempo vado meditando ad una implementazione networked di Hyppocampus, nominata Serine (dal nome di un neurotrasmettitore...), e, sebbene sia un progetto ancora assai fumoso, si vanno delineando taluni aspetti. Per intanto, sara' costruito su avahi: il che vuol dire che sara' per lo piu' dedicato alle LAN, con la rilevazione automatica dei peers che montano lo stesso servizio, anche se ovviamente sara' possibile comunicare anche con altre macchine attraverso l'Internet. Sara' possibile *non* copiare un file da una macchina all'altra, ma semplicemente crearne una rappresentazione il cui metadato "path" indichi (con una URI) il sistema su cui risiede: questo per evitare la ridondanza di molteplici copie di uno stesso elemento sparpagliate su una LAN di cui si detiene il controllo (quella domestica, ad esempio), e per mantenerne comunque una referenza, si' da sapere dove andare a pescare un dato elemento e fingere che si trovi sul disco locale, mascherando la sua locazione effettiva a chi lo sta consultando e per coinvolgerlo comunque nell'esecuzione delle query SQL di ricerca.
Ma Serine non e' l'unica applicazione di rete prevista in Lobotomy: anche per SCD sono previste funzionalita' che sfruttano largamente l'interconnessione di macchine. Ho schedulato proprio oggi un task in cui si fa cenno ad una alternativa al multithreading (studiato per lo piu' per i potenti processori multicore di oggi) per l'estrapolazione di metadati da un file, basato sul paradigma di distribuzione del calcolo facilmente implementabile con Boinc: questo per venire incontro a chi vuole spremere ancora qualche ciclo di clock dal proprio hardware obsoleto, si da dedicarlo ad esempio all'analisi semantica dei documenti aggiunti nel filesystem e permettergli di "contribuire" all'arricchimento della base relazionale, ma anche con l'idea di integrare un tool di "estrazione collaborativa" (ispirato vagamente all'Xgrid di Apple) per cui gli utenti in una LAN potranno mettere a disposizione la potenza di calcolo del loro laptop per contribuire a quelle operazioni di analisi computativamente pesanti richieste da un singolo.
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