Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

martedì 13 ottobre 2009

Bronzo

Ed alla fine della fiera al Social Desktop Contest mi sono classificato terzo.
Con libopengdesktop (tra le mie due candidature, quella a minor contenuto innovativo), e dopo l'ExtendedAboutDialog (in effetti molto grazioso) ed il Knowledge Base Widget (quattro righe di C++ in croce, destino vuole scritte da uno di un paesello relativamente vicino a Torino).
Non mi dilungo ulteriormente in commenti, che non possono che essere di parte (esattamente come la giuria del contest, promosso dalla combriccola di KDE e dunque con qualche inevitabile lieve inclinazione...), e soprassedo anche sul fatto che abbiano scritto il mio nome al contrario, prima il cognome e poi il nome; attendo solo di ricevere la gift card da 50 dollari da spendere ancora non so come su Amazon.
Piu' che all'occasione sfumata di ottenere un netbook o un disco da 1TB (rispettivamente, primo e secondo premio della competizione), rifletto sull'immensamente scarso riscontro ottenuto da una iniziativa tutto sommato, come gia' detto, lodevole, mirata a stimolare la produzione di un po' di software in un contesto che merita attenzione da parte della community quale la condivisione di contributi non programmatori al freesoftware. Nonostante la decentemente ampia promozione e risonanza nella pagina dedicata alle candidature appaiono solo nove proposte, di cui almeno due completamente fuori concorso; due di queste sono mie, dunque volenti o nolenti qualcosa avrebbero comunque dovuto assegnarmelo per ragioni statistiche piu' che di merito. Frank Karlitschek, mente dell'attivita' (e proprietario del network di opendesktop.org), con rara maestria dialettica ha prima posticipando la deadline per le consegne ufficialmente adducendo ad una mole di aspiranti partecipanti che non hanno fatto in tempo a completare le rispettive opere (partecipanti i quali, inutile dirlo, non si sono piu' fatti vedere ne' sentire) e poi si e' deciso dopo lungo ritardo a dichiarare concluso il contest, sperticandosi in entusiasmi per l'ottima riuscita del concorso.
Io, che tanto ottimista non sono, mi domando e chiedo il perche' di un cosi' moderato approccio all'opportunita' fornita. Si potevano vincere dei bei premi con uno sforzo limitato, eppure come gia' detto le proposte avanzate sono state ben poche e pressoche' tutte di scarso impatto. La comunita' KDE (cui Social Desktop e tutta la corte di Karlitschek sono strettamente legati) gode di enorme hype e grande coinvolgimento, a volte persino troppo, e non trovo le ragioni di un cosi' netto fallimento.
Il dubbio e la perplessita' si fanno ancora piu' forti adesso che qui in Italia si approssima il Linux Day, apice del lavoro comunitario di promozione del software libero e occasione in cui emergono i piu' disparati propositi (tra cui i miei) per massimizzare il profitto comunicativo verso il grande pubblico: non c'e' bisogno di arguzia per sapere che tra il discutere una idea e realizzarla ce ne corre, e non poco, ma se persino un progetto della popolarita' di opendesktop.org attrae si' ristretta manodopera non c'e' da star sereni per l'avvenire.
Investire nelle nuove leve, su quella schiera di giovini che ad oggi maturano l'interesse al freesoftware solo in virtu' di cubi rotanti e velleitarie filosofie da ostentare nei circoli nerd? Inventare nuove forme di partecipazione, per abbassare la sbarra ed allargare il bacino di contributors? Le possibilita' sono molteplici, forse non tutte valide ma degne di esplorazione. Sta di fatto che l'utenza Linux su desktop si allarga, i numeri sono ancora piccini ma in costante crescita, e la quantita' di apporti non cresce con lo stesso ritmo.
Se un pugno di tecnici altamente specializzati hanno prodotto i risultati oggi sotto gli occhi di tutti, creare e mantenere un ecosistema realmente attivo e partecipativo puo' portarci la' dove nessun PC e' mai giunto prima.

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