Risale a qualche settimana fa' il meme del tablet targato Microsoft, chiamato Courier. Molti hanno detto la propria, io (sebbene con un poco di ritardo) dico la mia: secondo me, e' una bufala.
Le motivazioni di un gesto di tal fatta sono scontate: rosicchiare un poco della attenzione e della visibilita' offerte sull'argomento "tablet" a seguito dei reiterati rumors in merito ad un nuovo prodotto Apple, destinato (vuoi per tendenza modaiola, vuoi per effettivo grado innovativo tradizionalmente iniettato sul mercato dall'azienda di Cupertino) a ridare nuova vita ad un settore esistente da anni ma che non ha mai scalfito l'interesse del grande pubblico consumer.
Ma la mia affermazione non e' fondata solo sulla pura intuizione (oltretutto neanche tanto originale) e sul pregiudizio nei confronti di Microsoft, ma su riflessioni indotte dalla visione del video di introduzione al suddetto Courier. Osservando quei quattro minuti di filmato, spacciati per tech demo dell'imminente prodotto, a me sembra abbastanza evidente che il modello di interazione e' cosi' artefatto da non poter essere reale: comportamenti grafici diversi, ovviamente sempre i piu' adatti alla regia, si ottengono a seguito delle medesime operazioni dell'utente, ed il pannello giallo che ogni tanto appare (e non ho neanche capito a cosa serva...) sembra dotato di una propria coscienza tanto da apparire solo quando scenicamente opportuno. Per non parlare delle barre in cui si scrive a mano per raggiungere un dato contenuto (bella forza immettere l'URL "afi.com" nel browser, ma come ce lo faccio stare "slashdot.org"?), le tabelline che magicamente vengono estratte e trascinate senza manco sapere qual'e' la porzione di interesse per l'utente, il tratto dello stilo che diventa testo o evidenziatura gialla in modo totalmente arbitrario...
Insomma, piu' che un prototipo di interazione a me sembra un film di azione, in cui i cattivi sparano dozzine di proiettili senza mai neppure ferire i buoni e l'eroe fa di ogni colpo un centro: molto divertente da vedere, ma non credibile. Poi, per la carita', qualcosa di interessante lo si trova anche, come il concetto di piazzare i contenuti di traverso tra le due pagine per, all'atto pratico, metterlo in clipboard, ma cio' non toglie nulla alla mia incredulita' di vedere davvero questo arnese sugli scaffali nei prossimi mesi.
Al contrario, sono ben contento di vedere che una fascia di prodotti su cui da tempo ripongo la mia attenzione stia in qualche modo uscendo dalla nicchia in cui e' stata relegata per anni ed i grandi produttori nel bene e nel male procedano con sperimentazioni e ricerche: continuo a ritenere l'idea del tablet una direzione quasi obbligata per gli sviluppi tecnologici futuri, in virtu' del rapporto dati esposti / superficie ingombrante di cui tali dispositivi godono, e nella speranza di poter presto trovare un degno sostituto al mio Acer C310 (quattro anni fa' il miglior convertibile che ho trovato sulla piazza, e da allora rimasto tale a causa della scarsita' di alternative) continuo a seguire gli sviluppi.
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