Negli scorsi giorni ho avuto modo di leggere questo paper.
Nonostante sia stato scritto da una persona senza particolari referenze o titoli, ottimamente rappresenta quello che e' e quello che dovrebbe essere l'interfaccia utente di un PC: oggi abbiamo a che fare con lo strascico di vent'anni di pigrizia ed abitudine, durante i quali sono stati usati, riusati , abusati ed edulcorati concetti creati agli albori del personal computing per ovviare alla scarsita' di risorse dei sistemi dell'epoca, mentre la strada dovrebbe essere quella dell'integrazione e dell'automatizzazione.
La prima parte splendidamente riassume i principi intorno a cui dovrebbe essere costruita una interfaccia non solo "usabile" ma anche comoda ed intuitiva con un poco di buon senso e di stile, mentre nella seconda (dopo una lunga divagazione dell'autore un po' fuori tema, sull'implementazione di un tool per designers...) sono illustrati esempi di come i piu' forti progressi potrebbero essere raggiunti sfruttando al meglio la potenza delle macchine odierne per prevenire ed anticipare le esigenze dell'utente e limitare al massimo la fase di interazione col sistema (ovvero: la fase piu' critica, noiosa ed error prone).
Ammetto di essere stato fortissimamente influenzato da questa lettura e dalle perle di ingenua saggezza che riserva (alla fine, non dice nulla di nuovo. Semplicemente lo dice molto bene...), ho rafforzato alcune idee per lo sviluppo di Lobotomy, scartatene altre ed introdotte un paio di nuove. Mentre occasionalmente continuo il perfezionamento del VFS object oriented in LibHyppo di quando in quando mi fermo a meditare su come potrebbe apparire il prossimo Synapse soprattutto nella sua nuova prossima incarnazione di desktop manager.
Dovro' decidermi a scrivere una paginetta di documentazione preventiva prima o poi...
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