Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

domenica 28 ottobre 2007

Un VFS object oriented

Chi mi conosce lo sa: non sono mai stato un particolare fan dei linguaggi ad oggetti.
Ma, e questa e' una mia particolare considerazione pressoche' inedita, il design pattern della programmazione ad oggetti non mi dispiace poi troppo.
Ora che finalmente la parentesi del Linux Day e' stata chiusa (sebbene abbia ancora qualcosa da sistemare a tal merito... E debba poi tornare ad occuparmi di BarberaWare...), ho provato a riprendere in mano le modifiche iniziate due mesi addietro a LibHyppo e mi sono accorto che stavo compiendo un errore di progettazione: data per assodata la mia volonta' di portare in GObject tutte le strutture manipolate per mezzo di tale libreria, mi son chiesto "Ma perche' limitarsi a correggere le routine per il Virtual FileSystem solo per assecondare questa nuova formalizzazione? Adottiamo in toto la logica ad oggetti!".
Pertanto, da oggi (vabbe', diciamo domani... ;-P ) iniziero' a riscrivere il layer di astrazione per l'accesso ad Hyppocampus rifacendomi un po' meno all'abituale API descritta in POSIX ma sfruttando un po' di piu' le proprieta' stesse dei GObject.
Non garantisco di realizzare qualcosa di realmente ottimale (oramai si sa che il mio software difetta di particolare progettazione...), ma quantomeno un po' piu' vicino al modello object oriented pienamente supportato dallo stack Glib.
Tutto questo portera' ad una evidentente rottura dell'API, ma probabilmente non se ne accorgera' nessuno :-P

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