Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

venerdì 30 marzo 2007

Domus Area

Da qualche tempo si diffondono nel sottobosco della Rete rumors ed indiscrezioni in merito ad un Windows Home Server prodotto da Microsoft. Che e' sta' roba? Molto semplicemente, una appliance destinata a fungere da server in ambiente domestico, un moderno focolare digitale che permette di automatizzare le procedure di backup, file serving, aggiornamento delle macchine nella LAN casalinga ed altro.
Per quanto sia lungi dall'essere ottimista e benevolente nei confronti di questo ennesimo rimaneggiamento del Monopolista d'oltreoceano, attuato con ogni probabilita' al solo fine di propinare all'ingenua utenza consumer una ennesima copia di Windows per cui pagare la licenza, ammetto che la mia prima ispirazione in merito ad implicazioni "domotiche" di Lobotomy (gia' vagamente accennate in precedenti posts) mi sia venuta proprio leggendo di questo prodotto: il fatto che nella casa si materializzino macchine dedite alla manutenzione delle macchine stesse e' un primo, timido passo verso l'automatizzazione della casa stessa, e mi sento di affermare che questa nuova trovata dei compagni di merende di Redmond possa essere considerata una prima sperimentazione della commercializzazione di massa di applicazioni per la domotica.
Ovviamente, le mie aspirazioni per Lobotomy sono ben diverse da quelle, prettamente commerciali, di Microsoft: laddove il WHS e' destinato a svolgere funzioni di manutenzione e monitorazione della LAN che gli si trova intorno, il "Lobotomy Home Server" (spero di trovare un nome piu' appropriato quando iniziero' a stendere una vera specifica del progetto ;-P ) e' destinato ad essere il cuore di tutto il sistema domestico, ed anzi potrebbe tranquillamente assolvere le veci di terminal server cui gli altri dispositivi si collegano passivamente (rimando ai pensieri espressi in passato sui sistemi operativi web). Immagino una macchina che costantemente aggiorna ed arricchisce il database di metadati sfruttando una sorta di protocollo P2P condividendoli con il resto della Rete, pronta a reagire agli input vocali degli utenti che richiedono di ascoltare un particolare album o vedere un particolare film; che costantemente scarica, analizza e parsa gli RSS dei siti preferiti per fornire a chi torna dal lavoro a sera fatta un report di quanto e' successo nel mondo in sua assenza; che fa da mail server locale e effettua un data mining sui messaggi in entrata relazionandoli al calendar...
Quando mi decidero' a formalizzare questi pensieri in una forma piu' analitica vi faro' sapere, ma prima di arrivare allo scenario sopra ipotizzato molto altro c'e' da implementare... E sognare...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good