Pensavo di cambiare il testo di presentazione che compare nella homepage del progetto Lobotomy, che attualmente recita (nel mio maccaronico inglese :-P ) "Lobotomy is the collective name that involve more projects [...] all targeting the same task: to develop a better paradigm of desktop environment.".
Ponderando sugli obiettivi del progetto, e sul suo sviluppo, mi rendo conto pero' che questa dicitura e' parzialmente errata: lo scopo non e' quello di costruire un desktop environment fine a se' stesso, emulo di Gnome o di KDE (o anche di XFCE), ma di fungere da contenitore di idee, eterno esperimento senza una fine (e, del resto, senza un inizio: le origini del progetto si perdono in una serie infinita di propositi ed ispirazioni successive), sospinto da un perpetuo moto creativo alimentato dal desiderio di ricerca.
Non esiste da nessuna parte un appunto con scritto "quando Lobotomy sara' fatto cosi', sara' finito", ne' tantomeno una percentuale di completamento dell'opera intera, e neppure un riferimento a quello che ci si aspetta di avere tra un mese o tra un anno.
Viviamo in un mondo governato dalle leggi (e dalle esigenze) di mercato, si tende sempre a non allontanarsi piu' di tanto dal seminato, da cio' cui il pubblico e' avvezzo, per non rischiare un flop; pure i grandi progetti liberi soffrono di questa staticita' innovativa, dovendo spesso rispondere agli sponsors, o alle software house che detengono la leadership dell'opera che hanno iniziato a solo scopo propagandistico, o piu' semplicemente ai capricci di un maintainer che ha uno specifico obiettivo e vuole raggiungere solo quello. Cosi', lo stimolo intellettuale deve venire dal basso, da chi lavora a tempo perso ad un qualcosa piu' per passione che per un ritorno economico e/o di immagine, e non perde nulla se il suo prodotto non piace a nessuno.
Le specifiche (che non sono scritte da nessuna parte, se desiderate conoscerle telefonatemi che ve le spiego a voce ;-P ) del progetto Lobotomy cambiano un giorno si e l'altro pure, raramente una release mantiene compatibilita' con quella precedente, ed i componenti sono aggiunti e rimossi con la massima disinvoltura. Proprio questa sera ho iniziato a stendere un ennesimo paper introduttivo (che pubblichero' nei prossimi giorni nella pagina dedita a Kiazma) ad un nuovo concetto di manipolazione degli elementi nell'interfaccia grafica, che portera' ad una redifinizione delle fondamenta di BrainTop (che tanto deve essere riscritto daccapo...) e a chissa' quali nuovi cambiamenti nella libreria di widgets: ancora non ho finito di meditare sulle implicazioni del nuovo concept, e gia' sono col codice tra le mani ;-P.
A cosa serve Lobotomy? Ad ispirare. Chissa' che qualcosa di buono non salti fuori da questo marasma di stravaganti proponimenti, e che i teams dei gia' citati Gnome, KDE, XFCE o quale altro noto desktop environment pensino "Ehi, che figata questa feature! Implementiamola anche noi!".
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