Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

giovedì 26 agosto 2010

Mappa Geo/Mentale

Qualche tempo addietro il buon Seif Lofty, maintainer dello stravagante progetto Zeitgeist, ha pubblicato un esempio di cio' che e' possibile fare appunto con il suo collettore di informazione.
In una applicazioncina, approntata a mo' di hack, viene presentata una mappa geografica, e cliccando su di essa vengono visualizzati i files editati o consultati mentre ci si trovava in tale posto. O anche, come dimostrato nello screencast, le persone con cui si ha chattato stando in tale locazione.
Il concetto mi garba assai, perche' aggiunge un ottimo criterio di ricerca per facilitare l'individuazione dei files cui si e' interessati: lo spazio fisico. Accade infatti piu' spesso di quanto non si creda (almeno a me) di ricordare di aver fatto o visto qualcosa di interessante mentre ci si trovava in un dato luogo, magari a casa di un amico o nel bel mezzo di un raduno di smanettoni, e nel suo piccolo codesto simpatico software si presenta come ottimo connubio tra facilita' d'uso ed efficienza del risultato.
Dal canto mio avevo gia' iniziato a valutare tempo addietro questo genere di correlazioni "ambientali" per facilitare la navigazione dei contenuti, tant'e' che nella lista di possibili Thoughts per Lobotomy avevo immesso anche una fantomatica "Timeline" che mettesse in parallelo l'accesso ai documenti con altri parametri apparentemente totalmente scorrelati tipo gli eventi del calendario (per sapere cosa e' stato consultato mentre ci si trovava ad un dato appuntamento, concetto gia' superficialmente implementato dal file manager Nemo) o addirittura le condizioni meteo ("L'altro giorno pioveva e ne ho approfittato per scrivere quel file, dove l'ho messo...?").
Piu' in generale credo che tale genere di espedienti multisensoriali siano una ottima strada da esplorare nella corsa al data management moderno, in questi tempi cosi' ricchi di materiale da gestire e cosi' scarsi strumenti per farlo. Il fatto di estendere le capacita' di ricerca entro una dimensione, appunto lo spazio e le condizioni fisiche, cui il nostro cervello e' assai ben abituato da qualche centinaio di migliaia di anni di evoluzione e' un inestimabile valore aggiunto, esattamente perche' rende l'operazione di ricerca estremamente piu' naturale.
Si avvicina il momento in cui l'odierna gerarchia a cartelle sara' sostituita da qualcos'altro, magari una cartina geografica...

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