Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

domenica 14 novembre 2010

Zero Upgrade

Nel precedente post ho fatto menzione alle comodita' programmative dell'usare una rappresentazione "uno a uno" degli oggetti manipolati ad alto livello con lo schema del proprio database: poco codice che gestisce tutto quanto, logica abbastanza lineare e necessariamente coerente dunque comprensibile, grande flessibilita'...
Qui vorrei fare una rapida menzione ad un ulteriore vantaggio di questa strategia, che ho l'altro giorno implementato e perfezionato nel codice del mio gestionale per gruppi di acquisto: l'aggiornamento automatico e trasparente del database in caso di upgrade dell'applicazione.
Passando dalla release 1.0 alla release 2.0 mi sono posto il problema di rendere l'upgrade di GASdotto semplice, almeno tanto quanto lo e' l'installazione, ma ho sicuramente fatto le cose un po' di fretta e mi son ritrovato un garbuglio di "ALTER TABLE" che certamente non avrei potuto mantenere anche nella futura release 3.0 (dovendo peraltro gestire i casi di migrazione partendo da 1.0 o 2.0). Alche' mi sono ingegnato ed ho deciso di spremere meglio la mia mappatura degli oggetti sul database, implementando l'operazione inversa: costruire il database partendo dalle classi PHP.
La funzione che effettua davvero le query (resa unica in tutto il programma originariamente con l'intento di centralizzare la gestione degli errori) e' stata modificata in modo che, se una richiesta verso il database fallisce, prima di tentare una seconda volta verifica che tutte le tabelle siano al loro posto e che esse abbiano tutte le colonne che descrivono gli attributi dei miei oggetti PHP di alto livello. L'effetto collaterale di tale meccanismo e' ovvio: GASdotto non abbisogna piu' di una procedura esplicita di upgrade, basta decomprimere l'archivio compresso al posto del precedente (magari salvandosi prima il file di configurazione) e al primo login si arrangia da solo nel modificare il database allineandolo alla struttura richiesta con le nuove colonne e le nuove tabelle.
La procedura deve ancora essere testata con cura, ma i primi esperimenti sono stati soddisfacenti: trovandomi adesso ad attuare qualche correzione alla gestione delle notifiche mi trovo a dover aggiungere qualche attributo alla classe Notification, e laddove prima dovevo rimaneggiare la classe PHP, quella Java e lo schema del database, adesso metto mano solo al codice e la prima volta che ricarico l'applicazione nel browser la query fallisce, esegue il controllo, crea le nuove colonne richieste nelle tabelle e tira dritto.
Sebbene il tutto sia ancora migliorabile (manca la definizione dei valori con cui inizializzare le eventuali nuove porzioni di database) posso ritenermi soddisfatto di questa novita': ho eliminato un passaggio richiesto per l'amministrazione dell'applicazione da parte degli utenti (spianando peraltro la strada ad un futuro automatismo per l'aggiornamento trasparente, come quello gia' esistente nell'ottimo Wordpress), ed io ho ridotto la quantita' di cose di cui preoccuparmi durante lo sviluppo.
Regola 1: essere pigro, e far fare alla macchina quello che non si ha voglia di fare a mano.

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