Nella oramai imminente release 2.0 di GASdotto (stando alla roadmap attuale dovrebbe essere rilasciata entro la fine di agosto) e' stato introdotto un nuovo pannello dedicato ai grafici: per mezzo della Google Visualization API, integrata in GWT, ho aggiunto qualche disegnino che rappresenta graficamente in forma di barre e torte il numero di utenti che hanno ordinato qualcosa presso un fornitore, a quanto ammonta la cifra totale degli ordini effettuati in un dato intervallo di tempo, e quali sono i prodotti piu' richiesti. Credo che sia venuto abbastanza bene, i grafici sono graziosi ed abbastanza ben leggibili.
L'altra sera ero a casa dell'amico che mi da una mano con lo sviluppo, o meglio che mi guida suggerendo features e migliorie: essendo uno dei responsabili di uno dei Gruppi di Acquisto piu' grossi di Torino, il quale gruppo e' peraltro il maggior fruitore "ufficiale" dell'applicazione, ha accesso ad una mole di dati immensa ed estremamente utile per effettuare test piu' che significativi sul software.
Ero a casa sua, dicevo, ed insieme a noi c'era un altro amico, anche lui all'interno dello stesso GAS, e stavamo contemplando lo stato attuale della piattaforma (il cui codice, seppur non rilasciato, e' accessibile a tutti dal repository SVN) su uno snapshot della base dati realmente utilizzata dal gruppo. Quando e' stato aperto il pannello delle statistiche, il grafico a torta rappresentante la spartizione dei quattrini tra i diversi fornitori visualizzava uno spicchio grosso quasi quanto un quarto del totale. "A chi diamo tutti questi soldi?", e' stata la reazione del nostro ospite. Ne e' emerso che, per un motivo o per l'altro, un singolo produttore (su circa 17) assorbiva appunto quasi un quarto delle attenzioni della combriccola, in evidente contrasto con quello che dovrebbe essere lo spirito di equita' e solidarieta' che anima questo genere di iniziative.
Tutto questo fior fior di aneddoto per ribadire qualcosa di non nuovo: una rappresentazione grafica che riassuma in un colpo solo una discreta quantita' di dati fornisce nozioni che sarebbero afferrabili solo analizzando molto attentamente i dati stessi, o per meglio dire nozioni che altrimenti a nessuno verrebbe mai in testa di analizzare.
Coloro che seguono Information is Beautiful, noto blog interamente dedicato agli infographics (nome altisonante per indicare l'arte di far grafici che siano anche belli da vedere), sanno bene a cosa mi riferisco: non e' raro trovarsi dinnanzi a pochi pixel colorati che spiegano una quantita' infinita di cose, cui magari non si e' mai pensato. Nel mio piccolo anche io ho iniziato recentemente ad esplorare questo particolare settore con l'esperienza di Masciap, blog in cui ogni settimana i dataset pubblicati sull'apposito portale della Regione Piemonte vengono tradotti in numeri e grafici, e nonostante la giovane eta' del progetto qualche considerazione significativa e' gia' saltata fuori.
Vorrei nel prossimo futuro includere grafici e tabelle in ogni posto dove sia possibile farlo (gia' tale genere di funzionalita' e' prevista nella roadmap a lungo termine di Maintainr, per riassumere il tempo dedicato ad ogni progetto gestito dal programma), in quanto essi sono un valore aggiunto di inestimabile valore: poche semplici barre possono drasticamente aiutare ad individuare situazioni anomale, e permettere all'utente di agire per correggere il tiro nei confronti dei suoi propri obiettivi, richiedendo del resto uno sforzo minimo da parte di chi implementa l'applicazione.
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