Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

lunedì 21 giugno 2010

Autocompletamento poco "Auto"

In GTK, cosiccome suppongo in ogni altro toolkit grafico sia desktop che web, si trova GtkEntryCompletion, comoda utility per gestire l'autocompletamento delle caselle di testo. Si popola una struttura dati con gli elementi validi (pescandoli da una history, da un database o quel che e'), e quando l'utente inizia a scrivere qualcosa che combacia almeno parzialmente con uno o piu' di suddetti elementi appare la casellina a tendina da cui si puo' selezionare il testo gia' completato. Il comportamento classico della barra degli indirizzi di un browser, insomma.
Finche' ci si accontenta di far semplicemente selezionare una voce e basta va (quasi) tutto bene, un po' piu' complicato e' far triggerare dall'atto della selezione una qualche azione (nel caso specifico che mi sono trovato ad affrontare: popolare un form con i dettagli relativi al nome scelto). In quanto il widget non copre molti casi d'uso che classicamente si osservano con utenti reali.
Stando a quanto ho visto nella mia esperienza, non sono cosi' tante le persone che sfruttano davvero l'autocompletamento; la situazione classica e' appunto la barra del browser, che sicuramente e' il caso piu' facilmente osservabile in natura. Non conto piu' le volte in cui ho visto utenti scrivere per intero i loro URL, ignorando completamente la casella di selezione del completamento oppure, peggio ancora, vedendola ed usandola come riferimento per copiare a mano la stringa intera. Vuoi per ignoranza sul meccanismo inteso per la corretta fruizione di questo componente grafico, vuoi perche' molti scrivono guardando la tastiera e dunque magari non notano cosa viene proposto sul monitor, vuoi per una qualche abitudine vestigiale a non farsi aiutare dal PC, vuoi per anacronistiche velleita' amanuensi, sperare di triggerare una selezione solo ed esclusivamente con la procedura prevista (inserimento del testo, individuazione della voce completata, attivazione per mezzo di click o di selezione con le freccette direzionali e del tasto Return) e' sintomo di eccessivo ottimismo.
In questo contesto, almeno due situazioni possono capitare:
  • l'utente fa quello che ci si aspetta che faccia
  • l'utente scrive a mano la voce gia' completata, ignorando il completamento automatico, e pigia Return (universalmente inteso come "terminatore di input"), oppure Tab, oppure cliccando da qualche altra parte alla fine
Per provvedere a gestire in modo decoroso il secondo caso, occorre veramente fare i salti mortali: registrare delle callback sugli eventi di focus-out e key-press (quest'ultimo per intercettare il Return), in cui compiere a mano la ricerca del testo immesso nella casella di testo nella struttura dati che contiene i valori buoni, e se opportuno comportarsi come se l'autocompletamento fosse stato attivato come voluto. Spiegarlo a parole e' molto piu' semplice che non implementarlo davvero.
Se cosi' non si facesse, il rischio sarebbe quello di avere un nome perfettamente valido nella casella di testo ma non tutti gli altri buoni altrove. Con le conseguenze piu' nefaste: l'utente riprova piu' volte a riscrivere la stringa, non comprendendo cosa ha fatto di diverso rispetto alle spiegazioni ricevute che mostravano la comodissima e sfavillante attivazione di tutto il resto, oppure l'utente compila a mano i campi che avrebbero dovuto essere riempiti autonomamente, distruggendo la sequenza logica prevista. Nel mio caso: se il form viene popolato quando nessuna voce valida e' selezionata, viene creata una nuova entry nel database; fare un controllo postumo sull'univocita' del nome introdotto sarebbe abbastanza controproducente e frustrante per il povero tapino che nel frattempo si e' riscritto tutto quanto a manina, andando a reperirlo chissa' dove.
Abitudini e limitazioni dell'utenza sono un grande, grandissimo grattacapo, cui purtroppo ci si deve confrontare nel momento in cui si voglia realizzare una interfaccia usabile senza eccessivo sforzo dalla maggior parte delle persone. Una perdita di tempo di due ore da parte mia, che ho dovuto individuare e risolvere il problema dell'attivazione dell'autocompletamento con metodi del resto opinabili, consegue ad un piccolo risparmio di patemi moltiplicato per il numero di tutti i futuri utilizzatori del programma.

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