[Premessa: questo post narra i contenuti tecnici visionati e sperimentati durante la mia esperienza al FOSDEM 2010, per una descrizione degli aspetti sociali si veda l'apposito articolo sull'altro mio blog.]
Il presupposto e' uno: in una manifestazione creata e vissuta completamente dalla community open, all'interno della quale l'informazione circola a priori senza vincoli, non ci si puo' aspettare di recepire qualcosa che non sia gia' stato letto in un blog o in un aggregatore di notizie. Jobs organizza i suoi keynotes badando di generare prima un grande hype senza pero' sbottonarsi troppo sui contenuti da svelare sul palco (cfr. iPad), quelli di Google sembrano preferire le dichiarazioni a sorpresa (cfr. Wave), ma laddove non ci sia qualcuno che impone il silenzio stampa per esigenze di marketing ed immagine tutti sanno tutto di tutti. Per questo motivo al FOSDEM, il piu' grande meeting di sviluppatori open in Europa, non ho visto assolutamente nulla di nuovo.
Relativamente pochi i talks che ho seguito, anche a causa della disposizione completamente randomica delle sale e della difficolta' a raggiungere i pochi appuntamenti interessanti (nel mio caso, quelli su XMPP) prima che le aule si riempissero e venissero chiuse.
Tra questi, da menzionare sono il progetto OpenIntents, framework per piattaforma Android che esaspera la nozione di "trigger" tentando di spezzare il workflow di qualunque tasks eseguito dall'utente in una serie di passi eseguiti da componenti dedicati ed intercambiabili da miscelare in diversi modi, e la presentazione dell'equivalente di ChromeExperiments da parte del team Mozilla: una raccolta di arzigogolati quanto inutili hacks che portano al limite le piu' recenti tecnologie per lo sviluppo web.
Con grande sorpresa (almeno da parte mia) la devroom dedicata a Gnome ha ospitato solo superficiali e poco stimolanti talks. Niente su Zeitgeist, niente su Gnome Shell, niente su GTK+ 3.0, niente su GIR, poco su Tracker (parte del talk l'ho tenuto io!), insomma niente sulle reali novita' del settore. E' presumibile che i relatori abbiano preferito tenersi questi argomenti per il prossimo GUADEC, ma a parer mio avrebbero fatto molto meglio ad approfittare della visibilita' offerta verso un pubblico un po' piu' eterogeneo che non gli specifici addetti ai lavori che si presenteranno a luglio in Olanda.
Nota a margine ed in semi-anteprima (nel senso che nel giro sono gia' tutti consci della cosa, ma e' bene diffonderla all'esterno): Rob Taylor, mio co-relatore, ha gia' in progetto da qualche tempo una sorta di contest per il miglior hack costruito su Tracker e dovrebbe annunciarlo sul suo blog. La scadenza dovrebbe quantomeno imminente (verso la meta' di marzo), ma magari qualcuno ha una bella idea che richiede poco lavoro e produce risultati immediati. Premio: un Nexus One. Direi che il gioco val la candela.
Trascendendo dalle applicazioni software, curiosa la RepRap, di cui era presente un esemplare: gia' l'idea di una "stampante 3D" e' stravagante, se poi e' pure open e lowcost diventa meravigliosa.
Ora non mi resta che attendere la pubblicazione dei video degli speech che mi sarebbero stati congeniali ma che, come detto, per un motivo o per l'altro mi sono perso. Ed iniziare a ponderare qualcosa di simpatico da far vedere alla prossima edizione.
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