Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

mercoledì 2 febbraio 2011

L'Indirizzo che non C'e'

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Leggendo l'ennesimo apocalittico articolo in merito all'allocazione dell'ultimo blocco di indirizzi IPv4 disponibili, e memore di alcune osservazioni che io stesso ho fatto in un post dell'altro mio blog a sfondo "culturale", mi sono capacitato di una emergenza imminente nel campo dell'interazione uomo-macchina: quando IPv6 sara' la norma, e anche la mia LAN sara' routata su tale protocollo, come diamine faro' a ricordarmi a memoria gli astrusi ed assolutamente poco mnemonici indirizzi delle macchine di casa mia per potervi accedere? Bene o male con IPv4 ci si arrangia, assunto che la classe di una rete domestica e' quasi sempre una di quelle appositamente lasciate riservate per scopi locali (o, per meglio dire: e' quasi sempre 192.168.0.0), ed anche un identificativo arbitrario sulla Rete globale e' pur sempre costituito da soli quattro numeri che con un poco di sforzo si riescono a fissare nel cervello, ma chi mai potrebbe memorizzare la sfilza di caratteri, cifre e segni di interpunzione mescolati in un indirizzo di nuova generazione? Certo, anche in IPv6 esiste il concetto di indirizzo privato che puo' essere espresso in forma abbreviata, in cui comunque si trovano ben 10 cifre esadecimali a caso; un numero in base 10 (ad esempio: 134) si ricorda sicuramente meglio di un agglomerato impronunciabile (ad esempio: 21F4).
Il problema e' piu' grave di quanto non si possa immaginare, in quanto a tutt'oggi ci troviamo a maneggiare gli indirizzi numerici piu' spesso di quanto non si creda.
Per individuare e navigare i filesystem delle altre macchine nella rete locale, esposti con i protocolli piu' disparati (NFS, NetBIOS/Samba, SFTP...), esistono gia' fior di tools perfettamente integrati con ogni desktop environment minimamente completo (cfr. Gnome e KDE). Dunque in questo caso il dubbio non esiste. Lo stesso puo' dirsi per le stampanti (nativamente di rete, o esposte in rete per mezzo di CUPS). Ma quanti sono gli strumenti di backup, con cui periodicamente duplicare i propri dati importanti su un altro PC e/o un altro disco rigido remoto, che supportano il discovery delle istanze sparpagliate sul network? E come fare a trovare le interfacce di amministrazione web dei vari routers, access point e modem che popolano le mensole polverose delle nostre case? Senza parlare di tutte le esigenze assai piu' complesse degli utenti piu' smaliziati, i quali tanto per dirne una hanno questa fissazione di accedere ai propri PC via SSH...
Le odierne limitazioni dei meccanismi di amministrazione delle reti, unite alla crescente necessita' di essere connessi all'Internet ed alla moltiplicazione di apparecchi digitali di cui ognuno dispone (ben poche sono le case in cui ci sia un solo PC, senza contare smartphones e tablets ed altre diavolerie), implicano che l'interazione diretta con gli indirizzi IP e' oramai pratica assai diffusa e pervasiva, anche tra l'utenza di basso rango: negli ultimi mesi mi e' capitato piu' di un utonto contemplare il relativo pannello di configurazione sul proprio sistema operativo alla ricerca di una soluzione abbozzata per potersi agganciare ad un vicino access point, spinto e motivato in questa sua estemporanea avventura nerd dal desiderio di consultare la propria bacheca su Facebook.
Siamo davvero pronti a questo salto? Gli strumenti di assistenza per i quotidiani task relativi al networking (locale e remoto) sono all'altezza? Mi piacerebbe metterli alla prova, switchando la mia LAN appunto al routing IPv6, non fosse che la versione di dd-wrt flashata sulla mia Fonera non supporta tale protocollo e non riesco a fare l'upgrade alla versione successiva: partiamo subito male...