Pensieri e parole su HCI, home computing, tecnologie desktop e sul Progetto Lobotomy

venerdì 29 giugno 2007

Inevitabilmente iPhone

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Due parole in merito al tanto discusso, amato, odiato, venerato, criticato nuovo "gadget" Apple, commercializzato oggi e di cui l'Internet inizia a popolarsi di immagini, video e quantaltro: l'iPhone.
Al di la' dell'indubbio successo commerciale che esso rappresentera' (si sa: e' cool, ha la mela Apple, non importa che costi e sia blindatissimo!) e delle innumerevoli critiche che si possono muovere alle politiche di vendita, credo che questo aggeggio rappresenti una grossa svolta nel mondo dell'interazione con gli apparati digitali: il solo fatto che sulla sua superficie non appaiano pulsanti, ma tutta l'interfaccia sia implementata su un grosso touchscreen, la dice lunga sulle implicazioni.
Tra le immagini che piu' hanno stuzzicato la mia fantasia, lo splendido widget per la selezione di date e orari (a "slot machine", in modo che sia facilmente usabile con il solo pollice), ed il video sulla tastiera virtuale con tanto di zoom sui tasti digitati e sul cursore.
Ammetto che mi piacerebbe averne uno tra le mani (sebbene qui in Europa, come al solito, arrivera' solo tra un po'...), ma, da, per ovvie ragioni sia "morali" che pratiche, l'oggetto del mio desiderio al momento e' l'altrettanto atteso (almeno nel mondo "libero") OpenMoko, l'antagonista "open" dell'iPhone che si propone con lo stesso approccio gia' adottato da GP2X in tema di console portatili: software libero, ambiente di sviluppo, ed infinite possibilita' di estensione. Per intanto, nell'attesa che esca (e che venga distribuita la seconda versione, si' da evitare la fase preliminare di debug dell'hardware...), mi sa che a breve scarico l'SDK... ;-P

giovedì 28 giugno 2007

Ciak. Motore. Azione.

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Piccolo post per segnalare (ed appuntarmi il fatto ;-) ) che, nella mia infinita ignoranza, ho appena scoperto l'esistenza di questa graziosa applicazione (ovviamente gia' pacchettizzata Debian) che permette, con un paio di click, di registrare in forma di video quel che appare sul monitor.
Utilissima, comodissima e facilissima, credo che prossimamente pubblichero' sul sito del Lobotomy Project qualche simpatica ripresa del mio desktop e (soprattutto) di Synapse ed Hyppocampus ;-)

mercoledì 20 giugno 2007

KDE copia Lobotomy (o viceversa?!)

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Al di la' del titolo di questo post, ovviamente ludico, vado qui ad evidenziare il curioso fatto che una idea proposta nel recente passato su questo blog si trova gia' nella roadmap di uno dei componenti del piu' volte menzionato KDE4, Akonadi: leggo qui 'That said, there are parts of Akonadi that integrate very well with Qt and KDE. In particular, it has support for very smart copy/paste and drag/drop for applications that want to deal with data stored in Akonadi. If you drag the name of a contact, for example, into a text file, you'll get their name since that's the only format that a text file can understand. If you drag it into a calendar, the calendar can easily recognize that it is accepting a drop of a contact, and could conceivably ask you if you'd like to make an appointment with this contact, etc.'.
Sostanzialmente l'obiettivo e' quello di astrarre i dati scambiati tra una applicazione e l'altra, eventualmente convertendoli in qualcosa di coerente con l'informazioni di partenza ma compatibile con l'applicazione di arrivo di un drag'n'drop. Esattamente come proposto tempo addietro nel post sopra linkato e, in tempi piu' recenti, in un piu' ricco documento pubblicato sul sito di Lobotomy!
In ogni caso, sempre nello stesso articolo leggo anche 'The libraries support this level of integration, but it may take a while for the applications to take full advantage of it.': ovviamente ci vorra' del tempo prima di vedere questa tecnologia effettivamente usata, vuoi perche' posso facilmente immaginare che il team di KDE stia ancora lavorando sull'API vuoi perche' occorrera' poi mettere d'accordo gli svilupatori di un bel numero di applicazioni per usarla. Ad ogni modo, io procedo con la mia implementazione (la quale, almeno sulla carta, implica un maggiore livello di flessibilita' nella traslazione dell'informazione da applicazione mittente ad applicazione destinataria), vediamo chi arriva prima ;-P

martedì 19 giugno 2007

Desktop 2.0

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Questo ennesimo articolo sui "WebOS", gli ambienti operativi fruibili con un browser ed una connessione alla rete (non necessariamente La Rete...), mi riaccende la fantasia in merito alla gia' annunciata volonta' di portare lo stesso Lobotomy sul web. Perche' e' distribuibile (nel senso di "usabile da piu' posti"), perche' gli strumenti per le interfacce web sanno essere assai piu' flessibili dei classici toolkit grafici nativi su PC, perche' e' centralizzabile (con un singolo server domestico si eseguono tutte le istanze si ambiente grafico che possono girare in una abitazione), perche' costringerebbe a studiare soluzioni "right-button-less" (poiche' la pressione del tasto destro del mouse attiva il menu del browser, non quello dell'applicazione!)...
Quel che mi chiedo e' perche', con cotanta abbondanza di tecnologie e possibilita', tutti si limitino a ricreare nel browser lo stesso approccio di interazione che usano tutti: sempre le solite finestre, sempre le solite icone, sempre gli stessi menu... Forse sono io che ancora non mi sono documentato e non ho mai scovato il progetto realmente innovativo, che offra una alternativa o almeno uno spunto, ma ad oggi ammetto che i siti che ricreano sul web la stessa interfaccia di Ubuntu o di Windows mi lascia quantomeno perplesso...
Mi sono appuntato questo grazioso articolo (non recentissimo, ma comunque offre un ricco punto di partenza) che elenca una infinita' di frameworks PHP per AJAX: considerando che nel prossimo futuro saro' costretto a lavorare parecchio con questa roba, tanto vale arricchire il mio know-how per poi sfruttarlo in Lobotomy ;-). Chissa' che un giorno non trovi (o non mi metta a scrivere io) una libreria di widgets web in PHP comodo come il GWT (il quale, bonta' sua, non e' proprio GPL...)

lunedì 18 giugno 2007

Icone Pro-Attive

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Finalmente qualcosa di realmente interessante (oltre agli effetti speciali impressionanti quanto inutili) si vede correlato al tanto atteso KDE4!
Qui si trova qualche informazione (e qualche screenshot, e qualche video) in merito a Plasma, il componente che, nella prossima incarnazione del desktop environment piu' amato e piu' odiato sul panorama, fungera' non solo da acceleratore di fighettosita' (tra le altre cose, rappresenta l'integrazione di SuperKaramba nel resto del sistema) ma anche da collettore di piccole grandi funzionalita'.
Tra le maggiormente degne di nota (almeno fino a questo punto, e stando a quanto e' effettivamente tangibile) v'e' la fruibilita' delle icone: quelle che fino ad oggi sono state semplici immaginette rappresentanti files ed applicazioni con Plasma diventano elementi attivi, che variano a seconda del passaggio del puntatore del mouse e permettono il diretto accesso a particolari funzioni ed opzioni. Questo, che al primo impatto sembra l'ennesima trovata finalizzata al mero incremento della "wow-aggine" ( ;-P ), e' invece un ottimo (magari non intenzionale, ma pur sempre ottimo) approccio ai dispositivi pen-driven: poiche' su tali apparati e' assai scomoda la consultazione dei menu contestuali (per il semplice fatto che uno stilo non ha il tasto destro come il mouse), l'immediato accesso alle opzioni secondarie e' un fattore di primaria importanza, ed il fatto di avere a portata di singolo click l'abilitazione di operazioni avanzate aumenta drasticamente l'usabilita'.
Innovazione da tenere in considerazione e di cui seguire gli sviluppi, ed ovviamente da valutare per l'inclusione in Lobotomy ;-)

martedì 12 giugno 2007

Nella tana del Leopard

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Come si poteva pretendere che su questo blog non si facesse almeno un cenno alla recente performance di Steve Jobs (CEO di Apple, per chi fosse appena giunto sul pianeta Terra e non lo sapesse...) al WWDC 2007? Inutile dilungarsi ulteriormente in merito all'evento in se' (tutta l'Internet ne parla, come spesso accade per le iniziative della casa di Cupertino...), ed andiamo direttamente al sodo: MacOS X Leopard.
Annunciato come una grande evoluzione del sistema operativo con la Mela, il quale e' a sua volta universalmente riconosciuto come il piu' innovativo ed usabile sistema desktop, la keynote sull'imminente rilascio ha allo stesso tempo stupito e deluso molti: niente ZFS, ma un file manager estremamente potente e flessibile; la Time Machine ridotta ad una mera funzionalita' di backup, ma lo Spotlight potenziato per l'individuazione delle funzionalita' all'interno delle applicazioni.
Assunto che una buona parte delle "innovazioni" sembra poco piu' che un pretesto per sfoggiare orpelli grafici sbrilluccicosi e di scarso interesse pratico (come del resto gia' e' accaduto con Windows Vista...), e che una ulteriore vagonata di effetti speciali fini a loro stessi e' prevista per la presentazione ufficiale di Core Animation, mi permetto di fare qui un compendio di quelli che, a parer mio e a poche ore dalla fine della conferenza che tanti clamori ha provocato e molti altri e' destinata a provocare, sembrano gli aspetti piu' interessanti dell'approccio di interazione offerti da MacOS 10.5:
  • il Quick Look e' una funzione avanzata di preview dei files: ottima l'idea di mostrare le anteprime in un frame posto in primo piano, certamente piu' comodo ed efficiente che non le striminzite iconcine cui siamo abituati
  • il gia' citato potenziamento di Spotlight, che consente ora di cercare anche le funzionalita' piu' avanzate e nascoste delle varie applicazioni, e' davvero notevole: sebbene sia deplorevole il fatto che esistano programmi cosi' complessi che non si sappia dove andare a cercare il pulsante per attivare una particolare opzione, mi rendo conto che in taluni casi (come nei software di edit grafico avanzato) non si possa fare altrimenti, dunque ben venga un supporto universalmente accessibile e riconoscibile
  • gli Stacks sul desktop sono veramente graziosi: permettono di avere a portata di mano un gruppo di files, direttamente nel docker e senza aprire il file manager. Quantomeno sembra di veloce accesso, sebbene temo non scali molto bene su quantita' crescenti di elementi... Ci hanno provato...
  • la Time Machine avrebbe potuto essere una buona idea, e sarebbe anche stato assai facile implementarla appoggiandosi sullo ZFS di Sun, ma a quanto pare non verra' sfruttata come sperato: certamente il versioning dei files utente e' da tenere in considerazione, e gia' contemplato per le futur(issim)e versioni di Hyppocampus
Al solito, nel bene e nel male Apple si rivela costante fonte di ispitazione (non a caso sono stati loro a concepire l'attuale paradigma del desktop e delle finestre...): auguro a Leopard di essere un grande successo commerciale, per intanto mi limito ad ammirare e a meditare...

sabato 9 giugno 2007

0.2.3

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Sono infine riuscito a rilasciare la versione 0.2.3 di Synapse e di Hyppocampus, nonche' la 0.4.2 di SCD (prima o poi faro' riallineare sti' numeri...): nonostante il ritardo rispetto alla classica roadmap (cerco sempre di distribuire nuove releases con cadenza quanto piu' mensile possibile), le nuove features proposte non sono moltissime, a causa anche della immensa quantita' di tempo che sto' impiegando nel progetto precedentemente annunciato.
Ho dovuto lasciare le modifiche in Kiazma (finalizzate all'implementazione dell'environmental mapping) un po' a meta', dunque l'aspetto di Synapse e' assai peggiorato (non ci sono piu' icone, solo rettangoli neri... D'oh!), ma l'importante e' sapere che questa e' solo una fase transitoria.
Mezzo implementato il meccanismo di plugging automatico, prima introduzione delle VIEWs in Hyppocampus (e' possibile "salvare" le queries ed esplorarle successivamente accedendo al nome assegnato), numerose sistemazioni nella modalita' "shell" dell'On-Mouse Shell (ora i files selezionati in Synapse sono listati in una variabile di ambiente nella consolle che si apre nel rettangolo di selezione)...
Le cose da fare sono ancora molte. Moltissime.

venerdì 8 giugno 2007

Mnemonics VS Staminal

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Sono infine riuscito a pubblicare il tanto menzionato brano sulla manipolazione dei tipi di files in Hyppocampus, e, sebbene il testo sia assai limitato (ma presenti un bel mockup :-P ), illustra un poco meglio cosa si intende con gli appellativi "Staminal" e "Axiom" che compaiono nella pagina dei TODO di Lobotomy.
Quel che vorrei qui meglio approfondire e' la differenza che intercorre tra il concetto di mnemonic box, illustrato a suo tempo nell'apposito articolo e gia' in fase di implementazione da qualche mese, e Staminal; fondamentalmente si tratta di due modi diversi di scomporre (e ricomporre) un file che viene immesso nel filesystem, e di trattare le informazioni da esso ricavate.
La mnemonic box altro non e' che un file (uno ed uno solo, identificato da un nome ben specifico, ognuno dei quali gestito da un plugin) che, se consultato, attiva una procedura di recupero e formattazione dei dati in funzione del file stesso. Se, ad esempio, con un plugin gestisco il file std.vcf (che contiene le informazioni trattate solitamente con KAddressBook, di cui si e' gia' fatto cenno), tale plugin si occupera' di raccogliere i dati sui vari contatti sparpagliati nel filesystem e di formattarli appropriatamente al momento dell'apertura, e di riscomporli in unita' atomiche quando il file viene chiuso. Diciamo che questa applicazione di primitivo data mining e' orientata piu' alla compatibilita' con le applicazioni non direttamente sviluppate nel contesto del progetto Lobotomy, e rappresenta una prima forma di sperimentazione sul trattamento on-the-fly dei contenuti che transitano per Hyppocampus.
Staminal, di contro, non e' orientato ai singoli files ma al loro tipo: quel che si vorrebbe fare (e si fara', nel prossimo futuro) sara' tradurre ogni segmento di informazione creato in Hyppocampus in un formato universale ed unico, si' da poterlo poi facilmente tradurre in qualsiasi altra cosa.
Rimando alla lettura dei due articoli sopra linkati per maggiori informazioni sui due concetti, diversi ma in qualche modo correlati, e raccomando di seguire gli sviluppi di quella che, a parer mio, e' una tecnologia che potrebbe trasformare il modo in cui l'utente si relaziona coi propri dati.

venerdì 1 giugno 2007

Giustificazione di ritardo

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Ultimamente ho lavorato poco, molto poco, su Lobotomy. O quantomeno, sul codice. Ma mi posso giustificare.
Innanzitutto, ho quasi pronto un simpatico articolino preannunciato (piu' volte) tempo addietro in merito all'astrazione dei tipi dei files manipolati da Hyppocampus e dalle applicazioni che per mezzo di esso operano, conto di pubblicarlo nel giro di poco. Al solito, man mano che lo scrivevo mi venivano nuove idee da aggiungere nelle gia' infinite todolists ;-P
Ma, soprattutto, in questo periodo sto giocando... al sistemista :-P
Nelle ultime settimane ho molto lavorato (ed ancora molto mi resta da lavorare) su BarberaWare, che nei prossimi giorni (spero) sara' annunciato ufficialmente ma di cui riporto qui in anteprima mondiale per i lettori del blog qualche cenno. Si tratta fondamentalmente di un "contenitore" destinato ad ospitare progetti free (as in speech) prodotti dagli sviluppatori indipendenti del territorio di Torino (di cui mi ritengo cittadino per adozione) e dintorni, un "SourceForge de' noiartri" che mira a valorizzare soprattutto i giovani che, nonostante gli impegni di tutti i giorni e la "mercificazione" del software libero, trovato ancora la passione e l'ispirazione (nonche' la capacita' tecnica) di arricchire il patrimonio comune di codice ed idee. Un sito non per la promozione del freesoftware, ma di chi il freesoftware lo fa.
Al momento raccomando tutti coloro che leggeranno questo brano nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione di limitarsi al piu' a sbirciare quel che si trova all'altro capo dell'URL sopra linkato, essendoci ancora numerosi elementi da sistemare e rifinire; provvedero' nel prossimo futuro a notificare il reale ingresso in scena della piattaforma.
Con ogni probabilita', io stesso "sfruttero'" i servizi offerti dal sito (e da me stesso configurati :-P ) per hostare qualche componente minore di Lobotomy (quelli listati al fondo della pagina dei TODO), ed avrete dunque modo di capitare nel vortice di BarberaWare.